Biografia
Nasce nel 1925 a Imola. Nel 1958 espone per la prima volta a Bologna. La sua produzione è stata presentata in numerose mostre personali e collettive, in Italia e all’estero. Tra le più importanti: L’Art a Bologne, Musee des Augustins, Tolosa (1988); Prima Biennale Arte Contemporanea, Palazzo Re Enzo, Bologna (1993); Germano Sartelli, Galleria De’ Foscherari, Bologna (1994); Germano Sartelli: Mostra Antologica, Pinacoteca, Imola (1994); Istituto di Cultura, Istanbul, Ankara (1995); Dadaismo-dadaismi. Da Duchamp a Wharol, Palazzo Forti, Verona (1997); L’Informale italiano, Hong Kong (1997); Arte Italiana: materiali anomali (1998), Bologna Contemporanea, GAM, Bologna (2005); Germano Sartelli, Galleria L’elefante, Treviso (2006); Artisti e mosaici contemporanei, Museo d’Arte della Città, Ravenna (2009); Colloqui con la natura, Museo Civico San Rocco, Fusignano (Ravenna, 2011). Partecipa a due Biennali di Venezia: nel 1964 e nel 2011. Vive e lavora a Imola.
L’essenza dell’opera di Sartelli è l’utilizzo del materiale atipico, senza limitazioni: dalle prime sculture in legno e ferro passa rapidamente all’utilizzo di stracci, fili metallici arrugginiti, mozziconi e cartine di sigaretta, ragnatele, ritagli di lamiera, vimini, paglie, cocci in una costante sperimentazione sui materiali, sempre in evoluzione, sempre cercando di scovare un qualcosa nelle cose. Ma l’aspetto più straordinario da considerare è che il lavoro da “indagatore” Sartelli lo fa da oltre cinquanta anni, rinnovandosi continuamente, senza smettere di elaborare il proprio stile, oseremmo dire implacabile nel trovare sempre nuovi stimoli nel proprio lavoro. Tutti questi materiali sono in verità tracce di un vissuto recente che è già preistoria contemporanea, in cui Sartelli vede tutto l’enorme potenziale estetico.
Highlight
Dal 1950, per più di trent’anni, insegna pittura nell’atelier dell’Ospedale psichiatrico Luigi Lolli di Imola e nel 1954 a Roma, presso la Fondazione Besso, coordina e organizza la prima mostra italiana di opere dei degenti dell’Ospedale. Nel 1962 gli viene conferito il Premio per la scultura dal Ministero della Pubblica Istruzione. A distanza di quarantatre anni, la Fondazione Guglielmo Marconi, il Circolo Artistico di Bologna e l’Università degli Studi di Bologna gli assegnano il Premio Internazionale per la Scultura G. Marconi. Nel 2011 Faenza (RA) si arricchisce della più grande opera d’arte realizzata da Sartelli, una spirale di 40 mt per un’altezza di 4 mt avvolta da una rete metallica su cui fluttuano centinaia di ceramiche non smaltate di varie dimensioni, collocata in una delle rotonde della città. una sua opera è presente al Museo della Città di Bologna.