Galleria Lia Rumma

Milano/Napoli, Italia

Descrizione

Negli anni Sessanta Marcello e Lia Rumma, giovani collezionisti poco più che ventenni, si fanno promotori di mostre che vedono protagonisti una nuova generazione di artisti emergenti. Marcello Rumma diventa sponsor e organizzatore di importanti rassegne negli antichi Arsenali di Amalfi: “Aspetti del Ritorno alle cose stesse” (1966), a cura di Renato Barilli; “L'impatto percettivo” (1967), a cura di Alberto Boatto e Filiberto Menna; “Ricognizione Cinque” (1968), a cura di Angelo Trimarco; “Arte Povera + Azioni Povere” (1968), a cura di Germano Celant, mostra che riscuote da subito un grande successo internazionale.

Nel 1970, dopo la morte di Marcello, Lia Rumma si trasferisce a Napoli e l’anno successivo apre una galleria d’arte, che inaugura con la personale di Joseph Kosuth, giovane artista americano, oggi uno dei principali protagonisti della Conceptual Art.

Lia Rumma intende indirizzare da subito la propria ricerca sui movimenti artistici nazionali e internazionali (Arte Povera, Minimal Art, Concepual Art) e sui loro protagonisti: Giovanni Anselmo, Gianni Piacentino, Michelangelo  Pistoletto, Gilberto Zorio, Enrico Castellani, Carlo Alfano, Alberto Burri, Gino De Dominicis, Mimmo Jodice, Ugo Mulas, Vincenzo Agnetti, Francesco Matarrese, Joseph Kosuth, Donald Judd, Dennis Oppenheim, Victor Burgin, Haim Steinbach, Marina Abramovic, Vanessa Beecroft, Anselm Kefer, Alfredo Jaar ecc.. Napoli ha così la possibilità di conoscere  tempestivamente quanto di importante e di nuovo accade a livello artistico nelle grandi capitali internazionali quali New York, Londra e Parigi.


A partire dagli anni Ottanta, Lia Rumma apre una intensa e proficua collaborazione con Istituzioni e Musei con i quali realizza eventi prestigiosi: “I Sette Palazzi Celesti” di Anselm Kiefer, Hangar Bicocca-Milano, mostre personali di Gino  De Dominicis, Joseph Kosuth, William Kentridge, Anselm Kiefer al Museo di Capodimonte, stazione della metropolitana di Toledo – Napoli e “Triumph and Laments” di William Kentridge sul lungotevere di Roma, l’Elettra al Teatro San Carlo con la scenografia di Anselm Kiefer e la regia di Grüber.


Nel 1999 apre una seconda sede a Milano, successivamente ampliata e inaugurata nel 2010 in via Stilicone 19 con la personale di Ettore Spalletti

Opere e contributi