Biografia
Nasce a Brescia nel 1941. Dopo la laurea a Pavia (Diritto Internazionale, 1964), nel 1974, dopo un lungo viaggio in India, decide di dedicarsi alla pittura. Nel 1976 si trasferisce a Londra e successi- vamente a Parigi, New York e Venezia. Nel 1979 partecipa al gruppo della Metacosa che si scioglierà poi nel 1983. Nel 1980 si lega alla Galleria Forni di Bologna. Numerose sono le collettive a cui prende parte, tra le più recenti Arte italiana-1968/2007, Palazzo Reale (2007), Milano. Dello stesso anno sono: la partecipazione al Premio Michetti, la mostra Natura morta presso la Fondazione Ragghianti di Lucca e la mostra Nuovi Pittori della Realtà al PAC di Milano. Nel 2008, nell’ambito della rassegna Not so private-Gallerie e storie dell’arte a Bologna, organizzata dal MAMbo di Bologna, espone per Galleria Forni e Galleria Stefano Forni. Tra le sue personali più recenti: Galleria Davico, Torino (2001); Galleria Antonia Jannone, Milano (2002, 2009); Galleria Il Polittico, Roma (2004); Galleria Forni, Bologna (2005, 2009); Studio Forni, Milano (2006). Nel 2011 partecipa alla LIV Edizione della Biennale di Venezia. Vive e lavora a Bologna.
Il lavoro di Tonelli nasce innanzitutto dal silenzio: un silenzio che parte dalla Città ideale del Museo di Urbino e arriva diretto fino al contemporaneo. Attraverso questo velo, la precisione della tecnica pittorica inquadra alla perfezione periferie industriali, paesaggi urbani, campi e vedute, tutti rigorosamente caratterizzati dall’assenza dell’uomo. Eccoci quindi davanti a veri e propri scenari metafisici, dove tempo e spazio perdono il loro senso. Rigorosa ed essenziale, l’opera di Tonelli è priva di qualsiasi dettaglio superfluo, gli edifici sono volumi geometrici, il cielo è piatto e senza nuvole, i contorni estremamente definiti, la luce è frontale e determina in modo netto la cromaticità, le ombre minime. L’eternità non è mai stata così vicina.
Highlight
Grande appassionato di gatti certosini (nel 1994 fonda il Club del Gatto Certosino), Tonelli sembra essere per molti aspetti l’incarnazione di questi affascinanti felini, sia per il carattere sia per l’atmosfera rarefatta e sospesa che riesce a far trasparire dai suoi quadri. “Il certosino è un gatto così bello che deve imporsi senza alcun contorno! La sua bellezza è fatta di estrema semplicità e da diecimila piccoli particolari che insieme formano un quadro perfetto” (G. Tonelli).