Biografia
Nasce a Torino nel 1968. Negli anni ‘90 si trasferisce a Londra, dove consegue il Master in Fine Art alla Slade School e allestisce le prime mostre personali tra cui Without World, Genillard Gallery, Londra (1998) e Not at Home, Gio’ Marconi, Milano (1999). Da allora numerose sono le personali e collettive in Italia e all’estero. Tra le collettive Winter Sale, Trade Apartment, Londra e Close to Home, U. F. F. Galeria, Budapest (1998); e poi, negli anni 2000, ancora Londra, Roma, Milano, Torino, Francoforte, Edimburgo, Berlino, Tel Aviv, Trento, Sidney, Monaco, Washington. Sempre in questi anni inizia la collaborazione con Gagosian Gallery che le dedica una serie di esposizioni. Tra le personali si segnalano le mostre a Belfor, Le Mans, Londra, Salamanca, Santiago di Compostela, a cui seguono quella presso Gagosian Gallery a Los Angeles e Gio’ Marconi, a Milano; e ancora New York, Praga, Siena e la grande antologica alla GAM di Torino (2007). Recentemente The Party is Over, Gagosian Gallery, New York (2010). Partecipa alla XIV Quadriennale d’Arte di Roma (2005) e al Padiglione Italia della LIII Biennale di Venezia (2009). Attualmente vive e lavora a Torino.
Pur lavorando molto all’estero, Sighicelli si sta affermando sempre più come una figura centrale nell’arte italiana di oggi, attraverso un uso personale e originale della tecnica del lightbox: L’artista, infatti, applica fotografie su lastre di plexiglass e le illumina dal retro mettendo in rilievo solo alcuni particolari della scena. Ne risultano dei piccoli set teatrali con larghe aree scure dove ciò che emerge è proprio la luce nel suo ruolo di generatrice di opere d’arte. I temi principali dei lightbox sono stati dapprima particolari di mobili (sedie, letti, poltrone) poi interi ambienti d’interno, sino all’apertura su paesaggi; soggetti, insomma, che sono spesso cose della vita quotidiana ma che diventano visioni – quasi dei lenti flash – dense di suggestioni e mistero, dove la presenza umana è ininfluente ma le sue tracce e le sue memorie sono fondamentali. Lo spazio è intenso e profondo ma il tempo assente e piatto. Anche i video giocano sulla contrapposizione tra luce e tenebre, attraverso una concezione quasi metafisica della luce stessa, utilizzando anche il buio della sala come elemento integrante dell’opera.
Highlight
Del 1998 è il premio Torino incontra ...l’Arte 2. Nel 2009 installa nell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino un’opera colorata pensata apposta per i piccoli degenti, con cui i bambini possono interagire attraverso tanti stimoli legati alla poetica dell’artista. Nel 2011 realizza un’opera video Masso erratico per l’Ecomuseo della Castagna di Nomaglio (TO) all’interno del festival itinerante Eco e Narciso.