Biografia
Nasce a Biella nel 1933. Dal 1947 al 1956 collabora nella bottega del padre restauratore di quadri. Inizia a esporre nel 1955 e nel 1960 è la sua prima personale a Torino. In breve ottiene riconoscimento e successo internazionali. Partecipa a innumerevoli mostre. Sue personali sono organizzate in gallerie e musei di tutto il mondo, tra le quali: Minneapolis (1966); Bruxelles (1967); Rotterdam (1969); Hannover (1973); Palazzo Grassi, Venezia (1976); Nationalgalerie, Berlino (1978); Houston (1979); Madrid (1983); Forte di Belvedere, Firenze (1984); PS1, New York e Secession, Vienna (1988); GNAM, Roma (1990); National Museum of Contemporary Art, Seul (1994); Lenbachhaus, Monaco (1996); Museo Pecci, Prato (1997); GAM, Torino, MACBA, Barcellona; Fondazione Burri, Città di Castello (2000); Sarajevo (2001); Modena (2005); MAMAC, Nizza (2007); Serpentine Gallery, Londra (2011). Recentissima (2012) è Michelangelo Pistoletto cittadellarte design al Museo d’arte contemporanea, Lissone. È presente nelle collezioni dei maggiori musei d’arte tra i quali: MOMA e Guggenheim, New York; Beaubourg, Parigi; GNAM, Roma; Museo d’Arte Contemporanea, Seul; Museo Reina Sophia, Madrid; MACBA, Barcellona; Smithsonian Institute, Washington; Museo d’Arte contemporanea, Rivoli; Tate Modern, Londra. Ha partecipato a dodici edizioni della Biennale di Venezia (1966, ‘68, ‘76, ‘78, ‘84, ‘86, ‘93, ‘95, 2003, 2005, 2009, 2011) e a quattro di Documenta-Kassel (1968, ‘82, ‘92, ‘97).
Impossibile condensare la mastodontica opera di Pistoletto – sia per importanza che per quantità – in poche righe. Idea centrale è comunque sempre quella di coinvolgere direttamente il pubblico all’interno delle opere, attraverso i suoi famosi quadri specchianti o altri lavori (come Quadro da pranzo o Struttura per parlare in piedi, facenti parte degli Oggetti in meno, 1965-66) dove lo spettatore diventa vero protagonista. È un nuovo rapporto essere umano – ambiente, dove l’opera di fatto si slega dall’artista, al di là di ogni autocompiacimento. Come scritto infatti nel manifesto programmatico Progetto Arte (1994), si deve “porre l’arte al centro di una trasformazione socialmente responsabile”. In tale contesto si inseriscono la nascita di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e di Love Difference, laboratori in cui il pubblico viene coinvolto, stimolando il senso di responsabilità individuale attraverso l’attività di artisti e creativi. Il suo importante lavoro è sempre stato allineato da questi obiettivi, come gli Oggetti in meno (1965-1966), basilari per la nascita dell’Arte Povera di cui Pistoletto è animatore e protagonista e a cui appartiene la Venere degli stracci (1967). O come la realizzazione, fuori dai tradizionali spazi espositivi, di azioni artistiche con artisti provenienti da diverse discipline e settori. O ancora la creazione a Torino di Le Stanze (1975-76), dodici mostre consecutive nella stessa galleria, primo di una serie di complessi lavori articolati nell’arco di un anno, chiamati Continenti di tempo.
Highlight
Nel 1998 fonda a Biella Cittadellarte-Fondazione Pistoletto (1998) che con Progetto Arte e Università delle Idee, diventa il fulcro centrale del progetto di collaborazione creativa e di trasformazione responsabile della società. Nel 2003 è insignito del Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia. Nel 2004 l’università di Torino gli conferisce la laurea honoris causa in Scienze Politiche. Nel 2007 riceve a Gerusalemme il Wolf Foundation Prize in Arts. Nel 2010 pubblica il libro Il Terzo Paradiso, successivamente tradotto in inglese, francese e tedesco.