Igor Mitoraj

1944, Oederan, Germania

Biografia

Nasce a Oederan (Germania) nel 1944. Nella sua Polonia compie i primi studi in pittura, a Cracovia, sotto la guida del grande pittore Tadeusz Kantor, proseguendo poi a Parigi dal 1968; qui scopre il fascino dell’arte sudamericana e, per approfondirla, si trasferisce per un anno in Messico; al ritorno avrà deciso di dedicarsi alla scultura. Nel 1976 è la prima personale a Parigi presso la Galleria La Hune. Il successo è immediato; inizia una mai interrotta sequenza di esposizioni in molte città nel mondo, tra cui Londra, Roma, Parigi, New York. Nel 1979 giunge a Pietrasanta dove di lì a breve deciderà di aprire uno studio. È del 1989, invece, la famosa mostra all’Academy of Art, New York. Parallelamente riceve importanti incarichi internazionali per sculture monumentali in spazi pubblici e privati quali: British Museum e Canary Wharf, Londra; Bamberg e Cracovia; La Dèfense, Parigi; Museo degli Uffizi e Giardino di Boboli, Firenze; Piazza del Carmine e Teatro alla Scala, Milano; Piazza Monte Grappa e Piazza Mignanelli, Roma. Recentemente (2011) è la magnifica personale nella Valle dei Templi di Agrigento. Nel 1986 partecipa alla XLII Biennale Internazionale d’Arte di Venezia. Vive e lavora tra l’Italia e la Francia. 


La firma inconfondibile di Mitoraj è l’ispirazione costante al mondo classico arcaico, dove noti personaggi mitologici come Eros, Venere, Icaro, Prometeo, Apelle vengono ripensati e ridefiniti attraverso un gioco tra il reperto e l’archetipo. Tutte le sue sculture, infatti, che siano nel suo amatissimo marmo o in bronzo, non si presentano mai intatte ma frammentate, mutilate, piene di vuoti e di particolari “omessi” che attivano immediatamente una riflessione su chi siamo stati e soprattutto su cosa ci è rimasto. un richiamo costante alla civiltà occidentale che, come un razzo lanciato da ieri all’oggi, ci trafigge nel profondo del nostro DNA, ricordandoci costantemente che la società contemporanea è, proprio perché deriva dal Mito. Le sue sculture, spesso gigantesche, diventano enormi guardiani ai lati di quegli stargate della mente che ci consentono con facilità di passare da una dimensione all’altra, non solo nel senso temporale. Loro ci lasceranno sempre passare, perché la parola d’ordine la sappiamo già. 


Highlight 

Nella piazza del comune di Osio Sotto è presente una sua opera che l’amministrazione comunale ha eletto nuovo monumento alla memoria dei Caduti per la Patria. Nel 2004, ha dipinto il drappellone per il Palio di Siena dedicato alla Madonna Assunta. Nel 2009 ha curato i costumi e la scenografia di Aida nel Giardino di Boboli a Firenze, nell’ambito di Operafestival. 

I Do di Igor Mitoraj

Opere e contributi