Mario Arlati

1947, Milano, Italia

Biografia

Nasce a Milano nel 1947. Si forma nella scuola d’arte di Castel Sforzesco. A partire dagli anni ’80 inizia una lunga serie di esposizioni in Italia e all’estero, tra cui Ibiza, dove vive gran parte dell’anno fin dagli anni ’70. Da segnalare tra le personali: Milano, Mantova, Monaco, ulm (1985-1986); Suzzara, Ibiza, Barcellona (1988); e ancora Colonia, Rouselore, Miami (1993), Berna, Parigi (1994), San Salvador (1995), Basilea, Rio de Janiero, Leverkusen, Madrid (2001), Tokio (2004) e le lunghe collaborazioni con la Galleria Puchol, Valencia (dal 1990 al ‘93) e con la Galleria Van der Voort, Ibiza (dal 1988 al 2001). Dal 2001 inizia il sodalizio, tuttora in corso, con la Galleria Contini, con cui allestisce numerose mostre a Venezia e Cortina d’Ampezzo. Recentemente (2010), la personale Trapos presso Eleonora d’Andrea contemporanea (Prato) e Cavenaghi Arte, Milano e la collettiva (2011-12) presso Moncalvo (AT). Vive tra Milano e Ibiza, ormai sua terra d’adozione. 


Dopo un primo periodo in stile figurativo, Arlati ben presto trova una nuova dimensione, che diventerà caratteristica di tutta la sua opera. A Ibiza, infatti, dove vive spesso già dagli anni ’70, scopre e fa suo l’informale materico della scuola spagnola che, fuso con la dimensione selvaggia dell’isola, dà vita a opere di grande consistenza in cui l’artista muove letteralmente la materia: lacerazioni, graffi, stratificazioni, colori, ma anche energia, gesto, emozioni, poesia. Sono i suoi Muri fatti di calce e di anima, pieni dei colori più puri e della luce più piena, quella luce forte sulle case nei mezzogiorni mediterranei. Materia, colore e luce sono inscindibili nell’opera di Arlati: da questi tre elementi le tele prendono spessore e corpo, accorpandosi l’uno nell’altro e trasmettendo a chi guarda l’essenza stessa delle atmosfere di Ibiza, dove sole, vento e mare forniscono vita e poesia all’uomo. Recentemente la ricerca di Arlati è approdata ai Trapos (i setacci) dove i colori sono più liberi e il supporto diventa parte integrante dell’opera; il gesto si fa più vorticoso e istintivo, anche se non casuale; le emozioni i ricordi e i pensieri dell’artista turbinano intorno a noi, come quel vento di cui non ci dobbiamo mai dimenticare. 


Highlight 

Fondamentale nella vita dell’artista è la frequentazione dell’isola di Ibiza dove trascorre numerosi mesi all’anno; le sue opere pittoriche ne sono chiara testimonianza e gli stessi titoli sono spesso in spagnolo. 

I Do di Mario Arlati

Opere e contributi